La dichiarazione dei redditi rappresenta un appuntamento immancabile di ogni anno per i lavoratori. Sulla base di questo documento, da produrre in maniera obbligata, infatti, si calcolano le tasse da pagare in favore del Fisco.

Queste ultime rappresentano il debito che si matura nei confronti dello Stato. Il risvolto della medaglia, molto vantaggioso, è che è possibile diminuire questo debito, grazie alla presenza di spese detraibili.

In questo articolo le analizziamo, soffermandoci anche sulla differenza esistente con le spese deducibili. In particolar modo, sulle situazioni in cui è possibile procedere con tale detrazione.

Spese detraibili e deducibili: la differenza

Nel momento in cui si procede col dichiarare i propri redditi, le spese deducibili sono quelle che è possibile scalare direttamente dall’ammontare del reddito.

Ottenendo dunque, da questa differenza, una base imponibile del reddito (alla quale applicare l’aliquota IRPEF), si va a determinare l’importo delle tasse, dal quale è possibile poi beneficiare della detrazione di altre spese, al fine di abbassare il totale delle spese da pagare.

Le spese deducibili sono quelle che si sottraggono prima di calcolare il reddito imponibile, le detraibili invece sono quelle che si sottraggono, in una determinata misura percentuale, dall’imposta lorda.

Quali sono le spese deducibili

Come già riportato, è possibile portare in deduzione (quindi sottrarre direttamente dall’ammontare del reddito) alcune spese, come ad esempio i contributi assistenziali e previdenziali.

Ad esempio, per quanto concerne i titolari di partita Iva, bisogna innanzitutto specificare che, chi appartiene al regime forfettario, non ha possibilità di scaricare alcun tipo di spesa.

Rientrano tra le spese deducibili, per coloro che appartengono ad altri regimi fiscali, i costi vivi sostenuti per mandare avanti l’attività.

Quali sono le spese detraibili?

È importante, in base alla propria situazione familiare e lavorativa, sapere quali sono tutte le spese detraibili a proprio vantaggio, che è possibile portare in dichiarazione dei redditi.

Prime fra tutte ci sono le spese mediche, quelle che si sostengono in linea generale in riferimento al medico generico, ma anche quelle per visite specialistiche, ricoveri, analisi di vario genere e terapie.

Se l’ammontare di tali spese supera l’importo di 129,11 euro, allora è possibile detrarre il 19% per quanto riguarda la somma eccedente.

Rientrano nell’ambito delle spese mediche detraibili anche quelle sostenute in caso di fisioterapia, laserterapia, in genere per l’assistenza infermieristica e riabilitativa nonché per gli educatori professionali.

Le spese detraibili comprendono anche tutti i costi affrontati per ottenere una perizia medico legale. Rientrano in questo caso:

  • i costi di una radiografia
  • vari esami ed analisi
  • visite

da portare in detrazione, in fase di dichiarazione dei redditi.

Sono detraibili, e in tal caso senza necessità di prescrizione medica, anche le spese che riguardano la disassuefazione dal fumo, dedicata dunque a tutti quei fumatori incalliti che desiderano eliminare il vizio.

Casa e figli tra le principali spese detraibili

Chi ha un figlio disabile, può detrarre dalla dichiarazione dei redditi anche le spese che sostiene per acquistare un cane guida. È inoltre previsto un forfait di mille euro, da detrarre dalle spese, che sono messe in conto per soddisfare le necessità dell’animale.

Un’altra voce fondamentale, per quanto concerne le spese detraibili, è quella che riguarda i figli. Infatti, sempre nella misura del 19% è possibile detrarre le spese sostenute per la scuola, dalla materna alle scuole superiori, incluse quelle per il trasporto.

Per chi invece ha figli in età universitaria, è possibile detrarre le spese per i costi legati alla formazione accademica nonché alle specializzazioni e ai corsi post-laurea. Anche le spese legate all’alloggio universitario si possono portare in detrazione. La condizione di base però è che si trovi in un’altra provincia e ad almeno 100 km di distanza.

Lo sport rientra anche nell’ambito delle spese detraibili, a condizione che i figli abbiano un’età compresa tra 5 e 18 anni e che si tratti di attività sportiva dilettantistica, che beneficia di una detrazione del 19%.

Forse non tutti sono al corrente del fatto che è possibile detrarre, sempre nella misura del 19%, anche le spese sostenute in caso di disturbo dell’apprendimento del proprio figlio.

Chi ha acquistato casa con un mutuo, ha la possibilità di portare in detrazione anche gli interessi passivi e gli oneri accessori.

Si può portare in detrazione, sempre nella misura del 19%, anche l’importo dei canoni, dei relativi oneri accessori e del costo di acquisto finale, nel caso di esercizio dell’opzione, relativi a contratti di leasing stipulati per l’acquisto di immobili.

Le donazioni

Se si effettuano donazioni ad esempio in favore delle popolazioni colpite da calamità, allora è possibile portarle in detrazione.

La stessa agevolazione è valida anche nei confronti della Fondazione della Biennale di Venezia ma non solo.

Chi ama lo spettacolo in ogni sua espressione, può detrarre nella misura del 19%, anche quelle donazioni fatte a vantaggio di enti, fondazioni, istituzioni del settore pubblico nonché tutte le associazioni non lucrative e legalmente riconosciute.

La consulenza di un professionista è basilare per stabilire a monte a quali spese detraibili prestare attenzione, per risparmiare sulle tasse annuali da versare.

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