Si avvicina il 16 giugno, giorno ultimo per il versamento dell’acconto Imu 2021. Ma questa non è che una delle tante scadenze fiscali previste nel corso dell’anno.
Senza dubbio il mese di giugno è tra i più pesanti, dal punto di vista dei pagamenti di tasse e tributi. Motivo per cui dedichiamo questo articolo ad analizzare nel dettaglio tali scadenze mensili.
Riportiamo inoltre le scadenze fiscali che ricorrono mensilmente, rimandando ovviamente al proprio commercialista di fiducia il promemoria per tutte le numerose scadenze fiscali previste mese dopo mese.
Cosa sono le scadenze fiscali
Parliamo di scadenze fiscali in riferimento ai pagamenti a cui adempiere obbligatoriamente per restare in regola nei confronti del Fisco. Il sistema tributario italiano prevede acconti e saldi dislocati nel corso dell’anno e un calendario fiscale su cui sono annotate nel dettaglio tutte le scadenze previste.
Sarà compito del commercialista tenere aggiornato il cliente, differenziando tra le diverse tipologie di scadenze fiscali, ad esempio per:
- Partite iva
- S.r.l.
- S.p.A.
- Regime forfettario
- Ditte individuali
- Aziende
o ancora per pensionati o artigiani.
Scadenze fiscali giugno 2021
La grossa novità di quest’anno 2021, per quanto concerne il pagamento dell’Imu, è che molti contribuenti potranno beneficiare di esenzioni o riduzioni fino al 50%.
Nella fattispecie, sono esonerati tutti i contribuenti con partita iva che hanno potuto beneficiare del fondo perduto previsto dal Decreto Sostegni. La condizione di base però è che il gestore dell’attività commerciale risulti essere anche il proprietario dell’immobile soggetto a Imu.
Il mese di giugno, come accennato, è tra i più neri dal punto di vista delle adempienze fiscali. Oltre quindi a rappresentare la data limite per versare l’acconto Imu 2021, il 16 giugno è anche il giorno da evidenziare in agenda per quanto concerne i pagamenti periodici di Iva, Irpef e contributi Inps.
In seguito troviamo, per questo mese:
- 25 giugno 2021, presentazione elenchi intrastat del mese
- 30 giugno 2021, versamento delle imposte sui redditi
- 30 giugno 2021, presentazione della domanda per l’esonero canone RAI, relativo al secondo semestre
- 30 giugno 2021, presentazione dichiarazione Imu
Quali sono le scadenze fiscali
In via generale, ricordiamo che ci sono delle scadenze mensili che si ripresentano in maniera costante, nella fattispecie:
- liquidazione e versamento IVA, per quei contribuenti che corrispondono l’IVA mensile
- versamento delle ritenute, operate sui canoni o corrispettivi incassati o pagati. Tale adempimento interessa i soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare e quelli che gestiscono portali telematici
- versamento dell’imposta sugli intrattenimenti. relativi alle attività svolte con carattere di continuità nel mese precedente. Tale adempimento è a carico di tutti coloro che esercitano attività d’intrattenimento
- comunicazione di tutti i rapporti instaurati, prorogati, trasformati e cessati nel mese precedente. Nella fattispecie, l’obbligo sussiste per le agenzie di somministrazione del lavoro, per i lavoratori somministrati
- versamento delle ritenute e imposta sostitutiva per gli incrementi di produttività
- versamento ritenute sui bonifici da parte di Banche e Poste
A partire da quest’anno 2021, inoltre diventa mensile anche l’invio dei dati delle spese sanitarie e veterinarie rientranti nel Sistema TS. Tale invio va effettuato entro la fine del mese successivo all’operazione.
Dichiarazione dei redditi 2021: le scadenze fiscali
Per quanto concerne la dichiarazione dei redditi 2021, la scadenza prevista per il saldo e l’acconto delle imposte è fissata al 30 giugno, con possibilità di differire il versamento e optare per la rateizzazione.
È possibile infatti pagare la dichiarazione dei redditi 2021 tramite rateizzazione, con possibilità inoltre di poter optare per il differimento al 30 luglio, con maggiorazione dello 0,40%.
Quindi, la prima data da segnare è quella del 30 giugno 2021 mentre per il versamento del secondo o unico acconto delle imposte sui redditi, c’è tempo fino al 30 novembre 2021.
Le principali tasse che si pagano in Italia
Innanzitutto va specificato che in Italia esistono sia le tasse dirette che indirette.
Entrambe le tipologie si versano allo Stato ma le prime in maniera diretta (come l’imposta sul reddito ovvero Irpef) mentre le altre in maniera indiretta, ad esempio in base ai prodotti che si consumano (è il caso dell’Iva).
Irpef
È sicuramente il più importante tra gli oneri fiscali previsti in Italia. Si tratta dell’imposta sul reddito personale che ogni persona produce.
Iva
È l’imposta sul valore aggiunto ovvero la tassa per eccellenza legata ai consumi che ognuno fa. Attualmente in Italia, l’aliquota è al 22%, che si abbassa però in base a differenti tipologie di prodotti.
Irap
È l’Imposta regionale sulle attività produttive, che ad esempio contribuisce per il 30% al gettito per il servizio sanitario nazionale. È a carico dell’impresa, che la versa in base al fatturato e non all’utile.
Ires
Questa è l’Imposta sul reddito delle società di capitali e sugli enti, che ha sostituito l’Imposta sul reddito delle persone giuridiche, l’Irpeg.
Imu
È la tassa sul possesso degli immobili, eccezion fatta per l’abitazione principale, purché non sia di lusso.
Bollo e RC auto
Si tratta di tasse sui mezzi di trasporto, relativa l’una al possesso e l’altra alla polizza assicurativa da stipulare obbligatoriamente.
L’elenco delle tasse qui presentato chiaramente non è esaustivo e, anche per quanto concerne le scadenze fiscali, abbiamo selezionato quelle principali e d’interesse generale. Gli adempimenti fiscali e tributari in Italia sono davvero numerosi, ragion per cui la figura del commercialista è cruciale per le finanze dell’azienda.
Infatti, grazie a un professionista esperto è possibile mantenere una visione d’insieme sull’evolversi della situazione e restare aggiornati sulle decisioni governative d’interesse per la propria attività.
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