In questa mini guida rispondiamo alle domande più frequenti che riguardano la dichiarazione dei redditi 2021.
Chi deve farla, in che modo, quali documenti occorrono, cosa inserire? Sono alcuni dei quesiti che più di frequente ci sentiamo rivolgere.
Infine, informazioni utili per la dichiarazione dei redditi partite Iva e autonomi, con la data di scadenza da rispettare per il fondo perduto partite Iva previsto per questo 2021 dall’Esecutivo.
Cos’è la dichiarazione dei redditi
Il sistema tributario italiano prevede che ogni cittadino-contribuente versi delle imposte in base al proprio reddito. Esistono imposte dirette e indirette e, per i soggetti che sono tenuti a farla, la dichiarazione dei redditi è obbligatoria.
Infatti il cittadino è tenuto a comunicare allo Stato quanto ha percepito nel corso dell’anno, per poi pagare le relative imposte, in base a calcoli specifici che tengono conto sia della base imponibile che delle aliquote previste per ogni singola imposta.
Perché fare la dichiarazione dei redditi? Dichiarare al Fisco i propri redditi annuali non solo è obbligatorio bensì importante per il fatto che è possibile anche beneficiare di importanti agevolazioni.
Chi invece, pur essendo tenuto a farlo, omette di presentarla rischia una sanzione amministrativa che è pecuniaria. Tale importo è compreso tra il 120% e il 240% delle imposte dovute, partendo da una base minima di 250 euro.
Chi deve farla
La regola generale è che devono presentare la dichiarazione dei redditi tutti coloro che percepiscono entrate da:
- Lavoro dipendente oppure autonomo
- Pensione
- Terreni o fabbricati
- Impresa o capitale
Esistono diverse tipologie di modelli tramite i quali dichiarare i propri redditi. Nella fattispecie, il modello 730 è dedicato a lavoratori dipendenti e pensionati, mentre il modello Unico è quello previsto per i liberi professionisti, i lavoratori con partita Iva e quelli che percepiscono redditi di impresa.
Inoltre chi è beneficiario di redditi da trust, plusvalenze o deve dichiarare i redditi di un contribuente che è deceduto, è tenuto a presentare la dichiarazione dei redditi.
Va da sé che, chi non rientra in queste categorie, risulta esonerato dalla presentazione della dichiarazione dei redditi. Ad esempio chi possiede solo l’abitazione principale, chi percepisce meno di 3 mila euro all’anno (può essere il caso dei co.co.co) o ancora chi beneficia di pensioni di guerra, di invalidità, lavori socialmente utili e via di seguito.
In alcuni casi però, conviene comunque presentare la dichiarazione, per poter beneficiare di deduzioni o detrazioni fiscali a cui si ha diritto. Un commercialista esperto può senza dubbio essere d’aiuto per orientarsi nella scelta.
Cosa inserire
Gli importi da riportare nella dichiarazione sono frutto di calcoli ben precisi, da eseguire con attenzione e meticolosità. Infatti, all’interno della dichiarazione, compaiono non solo i redditi da lavoro ma anche una serie di spese detraibili e deducibili, consultabili in un lungo elenco di voci molto vario, per cui la guida di un commercialista risulta senza dubbio prezioso.
Quando si fa la dichiarazione dei redditi 2021?
Per quanto concerne la scadenza dichiarazione dei redditi 2021, è indispensabile fare un distinguo. Come abbiamo già avuto modo di sottolineare, esistono due tipologie principali di modelli da poter utilizzare: il modello 730 e l’Unico.
Rispettivamente, il modello 730 si presenta entro il 30 settembre 2021 mentre il modello Unico entro il 30 novembre 2021.
Dichiarazione dei redditi precompilata
Il modello 730/2021 per il periodo d’imposta 2020, è disponibile online dal 10 maggio scorso.
Per sapere dove fare la dichiarazione dei redditi online è molto semplice: infatti, l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione il modello 730 già precompilato, in modo da non dover eseguire calcoli. Accedere all’area dedicata è semplice: bisogna disporre del Pin per Fisconline, dello Spid oppure della CIE ovvero la carta d’identità digitale. Si può accedere al servizio anche tramite le credenziali che vengono rilasciate dall’Inps oppure utilizzando una carta nazionale dei servizi.
Il servizio è gratuito e si ha la possibilità di modificare o integrare la dichiarazione precompilata, prima di inviarla all’Agenzia delle Entrate.
Dichiarazione dei redditi partita Iva
Discorso a parte per quanto concerne i titolari di partita Iva, liberi professionisti e autonomi che dichiarano i propri redditi annuali attraverso il modello Unico.
Cosa serve per dichiarazione dei redditi partite Iva?
In questi casi, il consulente avrà bisogno di tutti i documenti principali come quello d’identità, fatture e ricevute fiscali, eventuali contratti d’affitto in essere, certificazioni uniche dei sostituti d’imposta e via discorrendo.
In base al proprio regime fiscale, il commercialista richiederà eventualmente anche i documenti relativi agli oneri deducibili e detraibili.
Fondo perduto partita Iva e dichiarazione dei redditi
È importante sottolineare che per quest’anno 2021, che vede molti titolari di partita Iva beneficiari di contributi a fondo perduto previsti dal decreto Sostegni bis, il termine ultimo di presentazione della dichiarazione dei redditi (per il periodo d’imposta al 31 dicembre 2020) è il 10 settembre 2021.
Tale disposizione riguarda gli autonomi e i liberi professionisti che vogliono vedersi riconoscere il contributo fondo perduto partite Iva, che quindi devono presentare l’istanza entro e non oltre tale termine.