Approvato il nuovo decreto Sostegni 2022, in via di discussione negli ultimi giorni presso il Consiglio dei Ministri, alla ricerca di una soluzione soprattutto in merito al caro bollette. La misura prevede una serie di novità a vantaggio di alcune categorie di lavoratori e cittadini.

Gli aggiornamenti più interessanti riguardano senza dubbio i fondi stanziati per eventuali effetti avversi al vaccino, nel biennio 2022-2023. All’ordine del giorno anche la distribuzione delle risorse tra i vari settori commerciali più vessati dalle chiusure anti-contagio, come ad esempio il comparto del turismo e della ristorazione.

I fondi disponibili ammontano a un miliardo e mezzo. Si aggiungono quattro miliardi per fronteggiare il caro bollette.

Ecco come il governo pensa di ripartirli.

Decreto Sostegni 2022: ultimi aggiornamenti

Previsto per il 20 gennaio 2022, in realtà l’approvazione del nuovo decreto Sostegni è slittata al giorno seguente. Il nodo da sciogliere, che ha allungato i tempi della riunione, riguarda proprio la difficoltà nell’arginare il caro bollette.

Si prospetta un aumento di circa 70 miliardi di euro per il 2022, per quanto concerne le spese delle imprese ma anche delle famiglie. Cifre esorbitanti, che ora costringono il governo a mettere in campo soluzioni più strutturate.

Fino a ora i bonus sociali hanno cercato di appianare le difficoltà per le famiglie in maggiore difficoltà economica ma è evidente che non è più sufficiente.

Il decreto Sostegni di gennaio 2022 prevede anche un budget di 200 milioni di euro per quanto concerne il trasporto pubblico, che stenta a trovare i fondi per finanziarsi, visto il numero di utenti ridotto che ora se ne serve. La difficoltà finanziaria investe in linea generale, tutti gli enti locali, anche con ripercussioni negative per quanto riguarda le forniture energetiche di ospedali, scuole e impianti pubblici.

A chi spettano i ristori

Il decreto Sostegni 2022 ha senza dubbio focalizzato l’attenzione sul settore del turismo. È innegabile che si tratti di uno di quelli maggiormente penalizzati dalla crisi pandemica.

Ciò che a oggi si chiede per questi comparti è l’abolizione dell’Imu, delle agevolazioni per quanto concerne il pagamento degli affitti per gli hotel, fondi per le discoteche e voucher per le agenzie di viaggio.

Gli altri settori che potranno beneficiare dei ristori sono quello del commercio ad esempio, delle discoteche e sale da ballo in genere, dello sport e dei cinema e teatri.

Nell’Odg della riunione spicca però anche la questione del caro bollette. I rincari considerevoli sull’approvvigionamento delle materie prime per la fornitura energetica, stanno obiettivamente gravando sui bilanci delle imprese.

Il decreto Sostegni 2022 prevede anche nuove tutele per i lavoratori fragili. Basti pensare che il governo non ha previsto, per il 2022, l’indennità di malattia per quanto riguarda la quarantena da Covid. Ora si riaprono le trattative per modificare le modalità di quarantena e si stanziano fondi per acquistare mascherine Ffp2 per gli studenti ma non solo.

Sul banco, anche 150 milioni di euro per  il rimborso a eventuali effetti avversi del vaccino. Per la precisione, si tratta di 50 milioni per l’anno in corso e altri 100 milioni per il 2023.

Novità fiscali per gli operatori turistici

Per quanto riguarda gli aspetti che più da vicino ci riguardano, analizziamo le due tipologie di aiuti previsti per tutti coloro che operano nel settore del turismo.

Dalla Legge di Bilancio 2022, si giunge a un nuovo scostamento che sia in grado di fornire ristori a uno dei settori più in ginocchio, rispetto agli altri, a causa dell’emergenza da Covid-19. Quello turistico, per l’appunto. Nella fattispecie:

  • il governo ripristina il credito d’imposta sugli affitti per le strutture alberghiere (128 milioni)
  • si prevede un rifinanziamento del fondo di settore, per contribuire sia ad aiutare in maniera diretta gli operatori sia a coprire la decontribuzione del personale (40 milioni)

Il provvedimento ha validità retroattiva al 1°gennaio e si prolungherà fino al 31 marzo.

riguarda quasi tutte le aziende del comparto turistico: alberghi, B&B, agenzie di viaggi e tour operator, ristorazione, parchi tematici, terme, attività ricreative, impianti di risalita e bus turistici.

Un ulteriore proroga è concessa anche al bonus terme, per quanto riguarda le risorse rimaste inutilizzate.

La consulenza di un esperto in fiscalità del settore rappresenta un aiuto concreto nella gestione delle nuove opportunità profilate all’orizzonte.

Quando arrivano gli aiuti del decreto Sostegni

Discussi e approvati gli aiuti in favore delle categorie sopra elencate, il Governo inizierà a distribuire le risorse. È plausibile che i fondi vadano attribuiti innanzitutto ai diversi ministeri, i quali a loro volta provvederanno ad assegnarli ai settori di loro competenza.

Le informazioni riguardanti le tempistiche dell’arrivo effettivo di questi aiuti economici, nelle mani dei diretti interessati, sono più vaghe.

Il Mise ha concluso l’iter operativo del fondo per la ristorazione (risalente già allo scorso maggio) solo pochi giorni fa. Più celeri dovrebbero essere invece le operazioni condotte da Invitalia, per quanto concerne l’assegnazione del fondo perduto. Nella fattispecie, questo è previsto per le librerie e il commercio al dettaglio, nonché per il comparto tessile e la moda in genere.

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