Novità e semplificazioni urgenti arrivano dal decreto energia, per quanto riguarda l’approvvigionamento delle risorse energetiche di luce e gas. È l’oggetto del decreto n.17, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 1° marzo e in vigore dal giorno successivo.
Il Governo cerca rapide soluzioni alternative per fornire gas all’Italia e arginare l’impennata dei prezzi delle bollette.
La ratio del provvedimento è, da una parte, di tipo emergenziale, quindi per ridurre i costi in fattura. Ma c’è anche un impegno ad attivarsi in prospettiva, per aumentare il livello di energia, da produrre in modo autonomo nel nostro Paese.
In arrivo, grazie al cosiddetto bonus bollette, incentivi, crediti d’imposta e interventi mirati, sia per le famiglie che per le imprese.
Ecco le informazioni aggiornate.
Decreto energia 2022, novità
Tutte le nuove misure introdotte dal decreto energia entrano immediatamente in vigore.
Un ammontare di quasi 8 miliardi di euro: 5,5 saranno destinati a fare fronte al caro energia e la restante parte andrà a sostegno delle filiere produttive che stanno soffrendo maggiormente in questa fase.
Si tratta di risposte immediate per fronteggiare la crisi economica derivante dal caro bollette.
L’Italia dipende attualmente, per oltre il 40%, dalla fornitura di gas proveniente dalla Russia. Il secondo maggiore fornitore è l’Algeria, a seguire l’Azerbaijan.
Tra le prime mosse, da parte dello Stato, c’è la richiesta, nei confronti di questi Paesi, di aumentare l’esportazione della materia prima in Italia.
In secondo luogo, si punta sulle riserve di carbone del nostro Paese, per quanto si tratti di un intervento possibile solo nel breve periodo. Infatti gli impianti di produzione sono altamente inquinanti ed è già prevista la loro chiusura per il 2025.
L’altra tipologia di azione governativa punta ad abbattere i costi direttamente in bolletta, eliminando gli oneri di sistema (al momento, fino al 30 giugno).
Infine, si cerca di velocizzare l’installazione di pannelli solari e fotovoltaici e termici, snellendo l’iter burocratico previsto, così da favorire l’autonomia energetica di famiglie e imprese.
Principali misure d’intervento del decreto energia
Priorità all’emergenza dunque, per contrastare il caro bollette ma non solo. Il piano governativo ora punta all’autonomia energetica della nazione, quantomeno dalle forniture russe.
Ecco le misure più importanti:
- per tutto il secondo trimestre 2022, si annullano le aliquote relative agli oneri di sistema in bolletta, sia per le forniture di tipo domestico che non domestico
- si abbassa l’Iva, portandola al 5%, per quanto riguarda la fornitura ad uso civile che industriale, relativamente ai mesi di aprile, maggio e giugno 2022
- proroga e potenziamento del bonus sociale gas e luce, destinato a tutti coloro che versano in condizioni di disagio economico o di gravi patologie fisiche
- per quanto concerne le aziende energivore, è previsto un credito d’imposta del 20%, per l’energia consumata oppure acquistata fino al 30 giugno 2022
Sono inoltre previste diverse tipologie di agevolazioni per le imprese del Sud ad esempio, per quelle che consumano elevate quantità di gas naturale, che incentivano la produzione da fonti rinnovabili e via di seguito.
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Decreto energia: pannelli solari liberi
Merita attenzione la recente disposizione governativa in merito alle semplificazioni per stimolare l’autonomia energetica di privati e aziende, grazie all’installazione di pannelli solari, sia di tipo termico che fotovoltaico.
Misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali.
Per cercare di portare in equilibrio, il più possibile, la bilancia importazione/produzione, è evidente che è necessario stanziare fondi e agevolazioni per aumentare la quantità di energia autoprodotta.
Motivo per cui l’ultimo decreto in materia stabilisce che si autorizza l’installazione sui tetti di pannelli solari, sia fotovoltaici che termici, tenuto conto che verranno considerati quali interventi di manutenzione ordinaria, non essendo soggetti ad altre autorizzazioni o permessi amministrativi o di altro genere.
La deroga non comprende però gli edifici presenti nei centri storici oppure gli immobili vincolati.
Il boom di richieste in tal senso dunque potrebbe rivelarsi imponente. Basti pensare a quante continuano a pervenire anche in merito alla realizzazione di impianti di tipo fotovoltaico, nell’ambito del Superbonus 110%.
Ci sono importanti aggiornamenti anche per quanto riguarda la sua proroga, soprattutto per le villette unifamiliari. Ricordiamo che i proprietari di tali immobili, possono beneficiare del maxi-bonus solo fino alla fine dell’anno e a una condizione.
Infatti, è necessario dimostrare che perlomeno il 30% dei lavori giunga a termine entro il 30 giugno 2022. Ora il Governo, alla luce delle contingenze non favorevoli a livello mondiale, potrebbe prorogare i termini di scadenza a settembre.
Si avrebbe poi tempo fino al 28 febbraio 2023, per ultimare il pacchetto di interventi previsti dal Superbonus 110%. Resta invece la proroga per quanto riguarda i lavori in condominio, possibili fino al 2025 (ma con aliquote che scendono al 70% e 65%, non più dunque 110%).
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