Il decreto Sostegni bis ha messo a punto anche una serie di contributi a fondo perduto e bonus partite Iva 2021, tra le diverse agevolazioni previste a seguito della chiusura forzata di tante attività, per il Covid-19.

In questo articolo, ci soffermiamo sui contributi a fondo perduto che stanno arrivando in questi giorni. Analizziamo anche altri bonus partite Iva 2021 e il nuovo calendario fiscale, stravolto dalle varie proroghe per i versamenti Irpef, Irap e Ires e la rottamazione delle cartelle esattoriali.

Contributo fondo perduto partite Iva 2021

Si sono registrati dei ritardi nell’erogazione, ma i contributi a fondo perduto per le partite Iva e lavoratori autonomi ora risultano sbloccati.

Contributo fondo perduto partite Iva in automatico

Per chi aveva già ricevuto il primo contributo, come da decreto-legge 22 marzo (Sostegni uno), il nuovo bonifico è arrivato in automatico.

Tra i requisiti per poterlo ricevere figurano:

  • L’essere titolare di partita Iva attiva al 26 maggio 2021 ovvero data dell’entrata in vigore del decreto sostegni bis
  • Non aver ricevuto il precedente contributo in maniera indebita oppure averlo dovuto restituire per tale ragione

Il contributo a fondo perduto arriva sul conto corrente in forma di accredito, se questa ha rappresentato la modalità scelta per quanto riguarda il primo sostegno. Se invece l’opzione indicata la prima volta è stata la compensazione tramite modello F24, quindi in forma di credito d’imposta, allora anche in questo caso se ne dovrà beneficiare allo stesso modo (senza possibilità di cambiare).

L’operazione è avvenuta in automatico.

Contributo a fondo perduto pertite Iva: nuovi beneficiari

Differente la situazione per quanto riguarda chi invece non ha beneficiato del sostegno la prima volta. In questo caso, dal 23 giugno sono aperte le domande per poter richiedere un bonus partite Iva 2021.

La conditio sine qua non però è di dimostrare un danno economico di almeno il 30% tra l’esercizio del periodo aprile 2020 – marzo 2021 e quello compreso invece tra aprile 2019 – marzo 2020.

Calcolando l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi, si applicano poi delle aliquote stabilite a monte, per determinare l’importo a cui si ha diritto.

In tale circostanza, è importante specificare che si ha diritto al bonus partite Iva 2021 non in forma pecuniaria bensì come credito d’imposta. Quest’ultimo dunque va utilizzato esclusivamente in compensazione tramite modello F24.

È essenziale segnare in agenda la data del 10 settembre 2021. Si tratta infatti del termine ultimo per poter trasmettere la dichiarazione dei redditi, se si vuole appunto vedersi riconoscere il contributo.

Bonus partite Iva 2021: assegno unico

La grande novità di quest’anno, per i bonus partite Iva 2021 è l’assegno unico. Si tratta di un contributo che spetta a tutte le famiglie con almeno un figlio a carico under 21 e, per la prima volta, anche a partite Iva e autonomi, non solo ai lavoratori dipendenti.

Bonus partite Iva 2021, a chi spetta?

A partire dal 1° luglio 2021, tutti i titolari di partita Iva con figli a carico potranno richiedere l’assegno unico. È necessario munirsi di attestazione Isee, in quanto gli importi da accreditare sul conto corrente vengono calcolati in base al valore economico riportato in questo documento.

Per quanto concerne il secondo semestre 2021, gli importi da erogare sono più bassi rispetto a quelli previsti per quando la misura entrerà in vigore a pieno regime. Questo accadrà il 1° gennaio 2022, estendendo la platea dei beneficiari anche ai lavoratori dipendenti.

Scompariranno gli assegni familiari così come gli attuali bonus bebè e mamma domani, in quanto l’obiettivo è giungere a un solo e unico assegno per tutti.

Come richiedere bonus partite Iva 2021?

È l’Inps che renderà note le modalità di accesso, da qui al 30 giugno. Per presentare la domanda c’è tempo fino al 30 settembre, con effetto retroattivo (quindi anche per i mesi di luglio e agosto).

Nuove scadenze fiscali: l’altro bonus partite Iva 2021

Non si tratta di un beneficio in termini pecuniari ma, per molti lavoratori autonomi e partite Iva, è un’agevolazione che permette di trascorrere i mesi estivi senza tasse né cartelle esattoriali da pagare.

Il consiglio, che vale in linea di massima, è quello di rimanere il più possibile in linea con i versamenti previsti dal Fisco. Così non si incorre in sanzioni e si può beneficiare delle agevolazioni previste.

Ma in questo caso le disposizioni arrivano dall’Esecutivo. Dunque ciò che si prospetta è un bonus partite Iva 2021 e un calendario fiscale stravolto nelle sue scadenze.

Vediamo nel dettaglio, ciò che riguarda i versamenti partite Iva e il pagamento delle cartelle esattoriali.

Allo stato attuale della situazione, il termine ultimo per il versamento di Ires, Irap e Irpef è previsto per il 30 giugno. In realtà, si può già anticipare in maniera affidabile che sarà possibile beneficiare di una proroga di tale scadenza. I beneficiari sono i lavoratori in regime forfettario oppure gli Isa. Ci sarà tempo dunque fino al 20 luglio per rimettersi in linea, o al massimo al 20 agosto, versando l’importo dovuto maggiorato dello 0,4%.

Per quanto riguarda invece le cartelle esattoriali, rimangono in sospeso anch’esse fino al 30 giugno ma, anche in questo caso, è già quasi certa l’approvazione di una proroga fino a settembre. Verosimilmente si prevede anche uno slittamento per la rottamazione delle cartelle, le cui scadenze per il pagamento sono attualmente fissate al 30 luglio e al 30 novembre, rispettivamente per il 2020 e il 2021.

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