Si tratta di una delle novità messe in campo dal recente Decreto Aiuti, approvato dal Governo Draghi.
Il bonus 200 euro è un’indennità una tantum, in favore di tutti i lavoratori dipendenti e autonomi, liberi professionisti ma anche disoccupati e percettori di reddito di cittadinanza.
La ratio del provvedimento è quella di compensare l’inflazione, ormai giunta alla soglia del 6,2% nonché il caro energia, che ha colpito tutti in maniera indistinta, sia privati cittadini che imprese.
È prevista una soglia massima di reddito, per poter accedere, pari a 35 mila euro.
Il provvedimento, spiega il ministro dell’Economia, Daniele Franco, costerà circa 6 miliardi di euro e sarà finanziato senza ricorrere a nuovo deficit ma con l’aumento della tassa sugli extra profitti delle imprese energetiche.
Il nodo da sciogliere riguarda però le tempistiche e le modalità di erogazione, per alcune categorie già definite e monte. Resta infatti il dubbio per quel che riguarda l’iter da seguire per i titolari di partita Iva.
Bonus 200 euro: a chi spetta e requisiti
Il nuovo bonus 200 euro, previsto dal Governo per l’anno in corso 2022. è anche noto come bonus anti-inflazione.
In sostanza, un contributo economico che si pone come obiettivo quello di compensare la perdita di acquisto subita dai cittadini, a causa dell’inflazione dilagante e del rincaro sui costi delle materie prime energetiche.
Il nuovo Decreto Aiuti ha dunque stabilito che, nel mese di luglio 2022, molte categorie di cittadini riceveranno un accredito pari a 200€ una tantum.
Nella fattispecie, la somma spetta a:
- lavoratori dipendenti, compresi i lavoratori domestici, anche se ad alcune condizioni specifiche
- lavoratori autonomi e collaboratori iscritti alle gestioni INPS
- liberi professionisti iscritti alle Casse previdenziali private
- pensionati e percettori di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, e trattamenti di accompagnamento alla pensione, con decorrenza entro il 30 giugno 2022
- disoccupati, percettori di Naspi, Dis-coll oppure di altri sussidi come il reddito di cittadinanza.
Per quanto concerne i lavoratori, sia con contratto di lavoro dipendente che autonomi, il requisito Isee da rispettare è rappresentato dalla soglia di 35 mila euro annui, al netto dei contributi previdenziali e assistenziali.
Bonus 200 euro autonomi: come funziona
Come già accennato, chi ha una busta paga da lavoro dipendente oppure un cedolino in qualità di pensionato, allora riceverà direttamente l’accredito relativo ai 200 euro, nel mese di luglio.
Le tempistiche però possono variare. Infatti, se la data è certa per coloro che sono in pensione, non così per i lavoratori dipendenti. E questo per una ragione ben precisa.
Infatti, è il datore di lavoro che deve provvedere a inserire il contributo economico direttamente in busta paga. Se questo, per svariate ragioni, non dovesse avvenire, allora sarà l’Inps in seguito a provvedere al bonifico, ma in tal caso si dovrà attendere necessariamente il mese di settembre.
Anche per ciò che riguarda altri beneficiari del bonus anti-inflazione, come i percettori di sussidi statali quali il Reddito di cittadinanza, l’accredito avviene in automatico, in aggiunta alla ricarica spettante.
Diversamente invece, per ciò che concerne le modalità di erogazione del contributo nei confronti di lavoratori autonomi e liberi professionisti.
In realtà, l’approvazione del provvedimento avverrà il 17 giugno, momento in cui si dovrebbero comunicare le linee guida per permettere anche ai titolari di partita Iva di ottenere il bonus 200 euro anti-inflazione.
È importante sottolineare che il bonus spetta al singolo e non al nucleo familiare. Quindi, nella stessa famiglia, è possibile ricevere complessivamente 400 euro, tranne se un componente percepisce già il reddito di cittadinanza. In tal caso dunque, il contributo una tantum arriva a un solo membro.
Bonus anti-inflazione: come richiederlo
Il nuovo bonus anti-inflazione spetta a tutti i cittadini residenti nel nostro Paese, fatto salvo il rispetto del limite reddituale fissato a 35 mila euro annui, come già evidenziato.
Le modalità per lavoratori dipendenti, pensionati, disoccupati e percettori di reddito di cittadinanza sono note.
Resta da definire invece l’iter per quanto riguarda i lavoratori autonomi e liberi professionisti.
Verosimilmente, verrà predisposto un modulo da compilare, per inviare la propria richiesta all’ente di competenza e ricevere dunque il bonifico.
Per i lavoratori autonomi, tale incarico spetterebbe all’Agenzia delle Entrate. L’Inps e le varie casse previdenziali autonome dovrebbero gestire le istanze dei rispettivi liberi professionisti iscritti.
Per quanto concerne gli importi, il bonus 200 euro spetta a tutti per par condicio. Al momento però, il fondo che il Governo ha istituito a tale scopo, ammonta a 500 milioni di euro.
La platea dei beneficiari è di circa 2,5 milioni di persone. Questa include lavoratori autonomi e professionisti iscritti alle gestioni Inps o alle Casse di previdenza autonome nonché artigiani e commercianti, agricoltori.
Motivo per cui, si attendono aggiornamenti anche per ciò che concerne l’iter da espletare per poter inoltrare la domanda, i termini di scadenza e le tempistiche per ottenere l’erogazione del bonus, verosimilmente direttamente sul conto corrente.
Se vuoi restare aggiornato sui bonus 2022 e i nuovi Decreti Legge, per sapere ciò che fa al caso tuo, non esitare a contattarmi!